L’APICIO MODERNO di Francesco Leonardi – 1790
Academia Barilla - Biblioteca Gastronomica
Sapevate che l’opera di Leonardi, chef nelle cucine di Corte più prestigiose del Settecento, anticipa il programma di unificazione della cucina italiana, che sarà realizzato un secolo più tardi da Pellegrino Artusi?

Quest’opera di Leonardi, pubblicata per la prima volta nel 1790, è fondamentale in quanto anticipa il programma di unificazione della cucina italiana messo in atto, un secolo più tardi, da Pellegrino Artusi.
Francesco Leonardi (1730-1816) è un cuoco che vive da cittadino del mondo e che presterà i suoi servizi da chef nelle cucine di corte più prestigiose, come quella del Maresciallo Richelieu in Francia e più tardi del cardinale De Bernis e di Luigi XV, dell’imperatrice Caterina II in Russia o dell’imperatore d’Austria, Francesco I.
Il testo di Leonardi tenta il recupero di una dimensione “nazionale” della cucina italiana, sia pure segmentata in composite realtà regionali.
Sono proprio i nessi fra gastronomia e territorio a favorire quella varietà e ricchezza che ancora oggi contraddistinguono la cucina del nostro Paese nel mondo, attribuendole la stessa dignità delle tradizioni “nazionali” europee che Leonardi conosce in cinquant’anni di esperienza attraverso l’Europa.